Nagoya (名古屋市 Nagoya-shi)
Prefettura di Aichi – fondata nel 1610.

Nagoya è il tesoro economico e culturale del Giappone centrale.

Con 2 milioni di abitanti, rappresenta la quarta città più popolata del Giappone ed il terzo polo economico del paese, dopo Tokyo e Osaka, posizionandosi come leader industriale. Inoltre, situata nella Baia di Ise, è in una posizione strategica che la rende il primo porto commerciale del Giappone.

Non solo economia, ma anche storia e cultura rendono Nagoya un tassello prezioso del Paese del Sol Levante. Il suo castello, costruito nel 1612 e restaurato completamente nel 1959, a seguito dell’incendio durante la Seconda Guerra Mondiale, fu fatto costruire da Tokugawa Ieyasu, colui che pose sotto un solo dominio il Giappone feudale, e fondò proprio qui la capitale. Oggi il castello ospita un importante museo composto da più di 1000 dipinti a soffitto e fusuma-e (i dipinti su porte scorrevoli), classificati come Beni Culturali d’Eccezione.

Da quel momento in poi, seguendo le evoluzioni economiche del Paese, Nagoya ha continuato sempre ad essere un centro di sviluppo economico e di industrializzazione, diventando conosciuta nel mondo per essere patria di alcune tra le migliori industrie automobilistiche al mondo.

L’unione tra industrializzazione di alto livello e cultura, fa sì che uno dei maggiori centri d’attrazione della città sia la Torre della televisione di Nagoya. Infatti, alta 180 metri, dalla sua piattaforma di osservazione si può godere dello spettacolo naturalistico delle montagne nipponiche a Nord e della baia di Ise a sud.

Altro importante tesoro culturale che caratterizza la città è il Santuario di Atsuta, fondato nel II secolo e ricostruito nel 1935. In esso viene ospitato il KUSANAGI NO MITSURUGI (sciabola che fende l’erba), una sciabola leggendaria che costituisce una delle tre insegne imperiali insieme allo specchio Yata-no-Kagami, conservato nel Tempio di Ise, e il gioiello Yasakani-no-Magatama, conservato nel Palazzo Imperiale di Tokyo. Questi tre oggetti simboleggiano la sacralità della funzione imperiale e non possono essere esposti né riprodotti.

Nagoya tesoro culturale, ed economico. Centro dell’aerospazionale, sede di grandi gruppi industriali e dell’hi-tech, è la terra della Toyota e della tecnologia dell’auto. Di pregio sono anche la manifattura, la ricerca avanzata, la presenza di imprese solide ed affidabili, molte delle quali vantano una lunghissima storia decennale, ma anche la presenza di tecnici e maestranze famosi in Giappone per la loro abilità. Non di minor valore sono le infrastrutture e trasporti d’avanguardia così come la grande propensione alla cooperazione internazionale. Questa zona è anche il cuore dell’industria della porcellana, delle lacche, dei “shibori-zome” (delle stoffe annodate, legate e dipinte) e di tantissimi altri tipi di arte e artigianato.

I legami tra Nagoya e l’Italia partono con particolare rilevanza a partire dal 2005, anno dell’Expo Universale ospitato nella provincia di Aichi e Nagoya che ha portato il mondo intero a conoscere questa area del Giappone così fiorente, ma ancora poco nota, con il gemellaggio con la città di Torino. Un legame basato sulle caratteristiche culturali ed economiche delle due città, che fondano il loro business sull’automobilismo, ma anche sul reciproco interesse nella promozione della cultura e dell’arte contemporanea, dell’innovazione nelle pratiche ambientali e nel design.

Perla tra i tesori di Nagoya, è infatti il settore del design. Situato nel Nadya Park, tempio di designer e artisti della concettualizzazione, della forma e della funzione, si trova l’ International Design Centre di Nagoya, in cui sono raccolte le maggiori forme d’arte dall’art déco al postmodernismo.

Il design, che unisce arte e tecnologia, è capillare nella città, tanto da averla fatta proclamare, nel 2008, “Città del Design” da parte dell’UNESCO.

Un importante polo economico, centro culturale, volto al moderno ma con un passo nel passato. Tutto ciò che rende Nagoya la città hi-tech della tradizione.